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"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




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mercoledì 15 ottobre 2014

Adesione Conferenza Stampa del 18 Ottobre 2014.


La Rete Ricerca Pubblica aderisce alla lettera aperta "Hanno scelto l'ignoranza",appello di un gruppo di scienziati di diversi paesi europei per una ripresa degli investimenti in Ricerca e Sviluppo su tutto il Continente e per una difesa del ruolo essenziale della scienza nella nostra società, specie in un momento di crisi come quello attualmente attraversato.
L'iniziativa è stata accompagnata da una mobilitazione a livello europeo che si concluderà sabato 18 ottobre, in concomitanza dell'arrivo a Parigi della marcia “La Science en marche”. Quello stesso giorno, dalle ore 10:30, si terrà una conferanza stampa a Roma, presso lo spazio Fandango in Via dei Prefetti 22, cui parteciperà anche Rete Ricerca Pubblica insieme alle altre reti e associazioni che hanno aderito alle iniziative italiane.
La lettera è stata ripresa dalle principali riviste scientifiche internazionali tra cui Nature, Science e New Scientist, ed è stata pubblicata dai maggiori quotidiani europei: Le Monde, Le Soir, El Pais, The Guardian, La Repubblica, e molti altri in Portogallo, Grecia e Polonia.
Puoi leggere il testo della lettera qui o di seguito. Puoi sottoscrivere la lettera qui


 Comunicato Stampa
Sabato 18 ottobre alle 10.30
Spazio Fandango, 
Via dei Prefetti, 22, Roma
  
Moltissimi scienziati di diversi paesi europei lanciano un allarme congiunto e annunciano iniziative contemporanee in tutta Europa per il 18 Ottobre 2014. L’appello, sottoscritto da migliaia di ricercatori d’Europa e del mondo, è contenuto in una lettera che è possibile leggere e sottoscrivere al seguente link openletter.euroscience.org.

Dei contenuti della lettera e della distruzione della ricerca scientifica in Europa si parlerà a Roma in una conferenza stampa indetta dai ricercatori di tutta Italia il 18 Ottobre alle ore 10.30 presso lo spazio Fandango.

L’iniziativa è promossa a livello Europeo da EuroScience e in Italia da decine realtà di attivismo nel mondo dell'’università e della ricerca Pubblica perlascienzaperlacultura.eu

L’intenzione è quella di denunciare la direzione distruttiva delle politiche della ricerca promossa in tutti gli stati membri. Quest’analisi critica, pubblicata contemporaneamente in diversi quotidiani in Europa, vuole suonare come un campanello d’allarme per i responsabili politici perché correggano la rotta e per i ricercatori e i cittadini perché si attivino per difendere il ruolo essenziale della scienza nella società.

  • responsabili delle politiche nazionali di un numero crescente di Stati membri dell’UE hanno completamente perso contatto con la reale situazione della ricerca scientifica in Europa.
  • Hanno scelto di ignorare il contributo decisivo che un forte settore della ricerca può dare all'economia, contributo particolarmente necessario nei paesi più duramente colpiti dalla crisi economica.
  • Hanno scelto di ignorare che l’investimento pubblico in R&S è un attrattore d’investimenti privati.
  • Hanno scelto di ignorare il tempo e le risorse necessarie per formare ricercatori.
  • Hanno scelto di ignorare che la ricerca applicata non è altro che l’applicazione della ricerca di base e non è limitata a quelle ricerche con un impatto di mercato a breve termine, come alcuni politici sembrano credere.
  • Hanno scelto di ignorare come funziona il processo scientifico; che la ricerca richiede sperimentazione e che non tutti gli esperimenti avranno successo; che l’eccellenza è la punta di un iceberg che galleggia solo grazie alla gran massa di ghiaccio sommerso.
  • Hanno scelto di ignorare la sinergia critica tra ricerca e istruzione.


Hanno scelto di ignorare tutto questo, ma noi siamo determinati a ricordarglielo perché la loro ignoranza può costare il nostro futuro. Come ricercatori e come cittadini, formiamo una rete internazionale per promuovere lo scambio d’informazioni e di proposte. Ci stiamo impegnando in una serie d’iniziative a livello nazionale ed europeo per opporci fermamente alla distruzione sistematica delle infrastrutture di R&S nazionali e per contribuire alla costruzione di un’Europa sociale costruita dal basso. Sollecitiamo gli scienziati e tutti i cittadini a difendere questa posizione con noi.

Non c’è altra possibilità. Lo dobbiamo ai nostri figli, e ai figli dei nostri figli.


INTERVENGONO..

Introduce e Modera Carlo di Foggia (Il Fatto Quotidiano)

 Interventi

·          Antonio Bonatesta, ADI,  www.dottorato.it/adi/

·         Alberto Campailla, LINK, linkcoordinamentouniversitario.it/

·         Daniela Palma, keynesblog.it

·         Federica De Luca, Rete Ricerca Pubblica, retericercapubblica.blogspot.it

·         Francesco Sinopoli, FLC CGIL

·         Francesco Sylos Labini, roars.it

·         Emanuele Toscano, ricercarsi.it

·         Stefania Tuzi, rete29aprile.it

·         Paolo Valente, iononfaccioniente.wordpress.com

·         Francesco Vitucci, ricercarsi.it




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