La Rete Ricerca Pubblica aderisce alla lettera aperta "Hanno scelto l'ignoranza",appello di un gruppo di scienziati di diversi paesi europei per una ripresa degli investimenti in Ricerca e Sviluppo su tutto il Continente e per una difesa del ruolo essenziale della scienza nella nostra società, specie in un momento di crisi come quello attualmente attraversato.
L'iniziativa è stata accompagnata da una mobilitazione a livello europeo che si concluderà sabato 18 ottobre, in concomitanza dell'arrivo a Parigi della marcia “La Science en marche”. Quello stesso giorno, dalle ore 10:30, si terrà una conferanza stampa a Roma, presso lo spazio Fandango in Via dei Prefetti 22, cui parteciperà anche Rete Ricerca Pubblica insieme alle altre reti e associazioni che hanno aderito alle iniziative italiane.
La lettera è stata ripresa dalle principali riviste scientifiche internazionali tra cui Nature, Science e New Scientist, ed è stata pubblicata dai maggiori quotidiani europei: Le Monde, Le Soir, El Pais, The Guardian, La Repubblica, e molti altri in Portogallo, Grecia e Polonia.
Comunicato Stampa
Sabato 18 ottobre alle 10.30
Spazio Fandango,
Via dei Prefetti, 22, Roma
Moltissimi scienziati
di diversi paesi europei lanciano un allarme congiunto e annunciano iniziative
contemporanee in tutta Europa per il 18 Ottobre 2014. L’appello, sottoscritto
da migliaia di ricercatori d’Europa e del mondo, è contenuto in una lettera che è possibile leggere e
sottoscrivere al seguente link openletter.euroscience.org.
Dei contenuti della lettera e della distruzione della
ricerca scientifica in Europa si parlerà a Roma in una conferenza stampa
indetta dai ricercatori di tutta Italia il 18 Ottobre alle ore 10.30 presso lo
spazio Fandango.
L’iniziativa è
promossa a livello Europeo da EuroScience
e in Italia da decine realtà di attivismo nel mondo dell'’università e
della ricerca Pubblica perlascienzaperlacultura.eu.
L’intenzione è quella di
denunciare la direzione distruttiva
delle politiche della ricerca promossa in tutti gli stati membri.
Quest’analisi critica, pubblicata contemporaneamente in diversi quotidiani in
Europa, vuole suonare come un campanello d’allarme per i responsabili politici
perché correggano la rotta e per i ricercatori e i cittadini perché si attivino
per difendere il ruolo essenziale della scienza nella società.
- I responsabili delle politiche nazionali di un numero crescente di Stati membri dell’UE hanno completamente perso contatto con la reale situazione della ricerca scientifica in Europa.
- Hanno scelto di ignorare il contributo decisivo che un forte settore della ricerca può dare all'economia, contributo particolarmente necessario nei paesi più duramente colpiti dalla crisi economica.
- Hanno scelto di ignorare che l’investimento pubblico in R&S è un attrattore d’investimenti privati.
- Hanno scelto di ignorare il tempo e le risorse necessarie per formare ricercatori.
- Hanno scelto di ignorare che la ricerca applicata non è altro che l’applicazione della ricerca di base e non è limitata a quelle ricerche con un impatto di mercato a breve termine, come alcuni politici sembrano credere.
- Hanno scelto di ignorare come funziona il processo scientifico; che la ricerca richiede sperimentazione e che non tutti gli esperimenti avranno successo; che l’eccellenza è la punta di un iceberg che galleggia solo grazie alla gran massa di ghiaccio sommerso.
- Hanno scelto di ignorare la sinergia critica tra ricerca e istruzione.
Hanno scelto di ignorare tutto questo, ma noi siamo
determinati a ricordarglielo perché la loro ignoranza può costare il nostro
futuro. Come ricercatori e come cittadini, formiamo una rete internazionale per
promuovere lo scambio d’informazioni e di proposte. Ci stiamo impegnando in una
serie d’iniziative a livello nazionale ed europeo per opporci fermamente alla
distruzione sistematica delle infrastrutture di R&S nazionali e per
contribuire alla costruzione di un’Europa sociale costruita dal basso.
Sollecitiamo gli scienziati e tutti i cittadini a difendere questa posizione
con noi.
Non c’è altra possibilità. Lo dobbiamo ai nostri
figli, e ai figli dei nostri figli.
INTERVENGONO..
Introduce e Modera Carlo di Foggia (Il Fatto Quotidiano)
Interventi
· Antonio Bonatesta, ADI, www.dottorato.it/adi/
·
Alberto
Campailla, LINK,
linkcoordinamentouniversitario.it/
·
Daniela Palma, keynesblog.it
·
Federica De Luca, Rete Ricerca Pubblica,
retericercapubblica.blogspot.it
·
Francesco
Sinopoli, FLC CGIL
·
Francesco Sylos
Labini, roars.it
·
Emanuele Toscano, ricercarsi.it
·
Stefania Tuzi, rete29aprile.it
·
Paolo Valente, iononfaccioniente.wordpress.com
·
Francesco
Vitucci, ricercarsi.it
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