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"Se ho potuto vedere più lontano degli altri... è perché sono salito sulle spalle dei giganti".

Isaac Newton




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lunedì 10 marzo 2014

Il "Jobs Act" sopprime l'ISFOL?

 A LUPO!  A LUPO!
In un villaggio viveva  un pastore che di notte doveva fare la guardia alle pecore. Si annoiava e quindi, decise di fare uno scherzo: mentre le altre persone erano a dormire egli cominciava a gridare: "Al lupo, al lupo!" Così tutti si svegliavano e accorrevano per aiutarlo. Ma dopo il pastore burlone rivelava loro che era uno scherzo. Questo scherzo continuò per parecchi giorni, fino ad una notte in cui quel lupo venne veramente. Il pastore cominciò a gridare: "Al lupo, al lupo!", ma nessuno venne ad aiutarlo perché tutti pensarono che fosse il solito scherzo. Così il lupo si mangiò tutte le pecore.

Dopo 4 anni consecutivi di tentativi di soppressione pare che questa sia "la volta buona".
Il Governo "del fare" recepisce i suggerimenti decennali dell'Isfol e mette in campo la revisione dei Servizi per l'Impiego immaginando di costituire una nuova Agenzia Federale per il Lavoropeccato nel progetto di Agenzia si stia immaginando di sciogliere l'Isfol facendone confluire il personale all'interno: un Ente di Ricerca Pubblico sarà soppresso e il suo personale sarà assorbito da un'Agenzia Governativa che di "autonomo e scientifico" non può avere nulla.

Come se il Medico fosse inviato a somministrare la terapia dopo aver fatto la diagnosi.. da medici ad infermieri è un bel salto!

Ma nella Rete Ricerca Pubblica sappiamo bene che l'Autonomia della Ricerca in questo Paese non è un valore.. anzi è un problema. E così, pur di "fare il Jobs Act", la soppressione dell'Isfol sarà venduta come un efficientamento del Sistema.

Non che l'Isfol vada bene così, ma se ha dei limiti derivano proprio da quella Vigilanza controllante del Ministero che andrebbe ridiscussa, non rinforzata, e dall'inibizione della sua autonomia. Se davvero volessero cambiare verso avrebbero annunciato nuovi investimenti in RICERCA E un'AGENZIA PER IL LAVORO in grado di funzionare.

Il governo con il Jobs Act vuole costituire L'Agenzia Federale per il Lavoro che potrebbe funzionare da coordinamento delle Agenzie Regionali per il lavoro (che non esistono in tutte le Regioni) solo qualora fosse riformato il Titolo V che ad oggi assegna alle Regioni la Competenza Esclusiva di "Lavoro e Formazione". 
Senza questo "piccolo passaggio" l'Agenzia non avrebbe alcuna competenza nè operativa nè giuridica (è lo stesso giochino della legge elettorale dimezzata in attesa dell'abolizione del Senato).

Sempre nell'ambito del riordino dei Servizi per l'Impiego non si può non segnalare la questione "Province" alle quali sono affidati attualmente i Servizi Per l'Impiego. A chi saranno affidati quando saranno soppresse? Saranno soppresse?

In altri termini un'Agenzia Federale ha senso solo dopo la Riforma del Titolo V e la definizione delle competenze delle Province (quasi soppresse).

Foto: Mercoledì Renzie, attraverso quello che i renzioti (e solo loro) chiamano con eccesso di pomposità  "jobs act", tenterà di mettere fine all'ISFOL, l'unico Ente Pubblico di Ricerca, in Italia, ad occuparsi di tematiche occupazionali in maniera indipendente, per tacitare anche la minima autonomia di pensiero in seno alla pubblica amministrazione riguardo a questi temi fondamentali. La scusa sarà quella di voler fare "un'unica agenzia federale" sulle politiche attive del lavoro, la realtà è che l'ISFOL, come tutti i piccoli Enti Pubblici di Ricerca, è fastidioso, in quanto gli Enti Pubblici di Ricerca godono, per loro natura, di autonomia nella valutazione e nel giudizio, rispetto alle amministrazioni che li finanziano. Così non è per un'agenzia, che è totalmente e indiscutibilmente asservita alle volontà di chi la gestisce. In più con questa mossa, il bulletto di Rignano cementa l'unione con l'NCD di Maurizio Sacconi, che già da quando era "ministro del non lavoro" ha ripetutamente tentato operazioni analoghe, per dare ai suoi scagnozzi un "giocattolino" di questo tipo per poter grufolare allegramente nel crogiolo del clientelismo più becero. Con buona pace delle 252 famiglie dei lavoratori della ricerca che per questo gioco andranno a casa, alcuni di essi dopo 15-20 anni di precariato.
By Franco Cesari
L'Isfol sostiene da sempre la necessità che le politiche del lavoro e i servizi per il lavoro siano maggiormente coordinati a livello centrale, da sempre chiede un Sistema Informativo Nazionale che non è mai partito, da sempre evidenzia le difficoltà dovute a vari fattori qualitativi e quantitativi, dalle competenze inadeguate del personale dei servizi per l'Impiego al numero totale di addetti agli stessi. Da sempre sostiene che il Titolo V COME FORMULATO ATTUALMENTE consegna al Paese 21 Sistemi Regionali differenti in materia di Formazione e Lavoro e questa frammentazione va superata.



Ma non era mai stata suggerita l'AutoSOPPRESSIONE!!!!!!


Pare che all'improvviso, invece, i dipendenti dell'ISFOL SIANO GLI UNICI "CAPACI" di dare corpo alla riforma dei Servizi per l'Impiego e POTREBBERO ESSERE SMISTATI..
così per la realizzazione di Job center capaci di dare implementazione alla Garanzia Giovani e ai nuovi ammortizzatori sociali in cantiere "sono disponibili" i dipendenti Isfol...
Le solite riforme fatte sulla carta!

E così da Tito Boeri a Tiziano Treu, passando per il Ministero e per Sacconi, tutti propongono a gran voce la SOPPRESSIONE di ISFOL e ITALIA LAVORO SPA per farne confluire il personale in un UNICA GRANDE AGENZIA PER IL LAVORO, della quale non si capiscono le competenze, rinunciando senza problemi all'unico ente terzo in grado di valutare e monitorare le riforme che saranno messe in campo..
l'Importante E'..FARE.. che poi si faccia bene o male.. è irrilevante.

Qual'è la cosa più triste?
Il personale è esausto e dopo anni di lotta probabilmente non è in grado di mobilitarsi come ha già fatto tante volte, la delusione e la disillusione hanno un peso sulla capacità di mobilitazione. Probabilmente da Mercoledì ci saranno reazioni. Per ora il classico stato di Shock.. e lo sconcerto circola nei corridoi.

  • Come si fa a non capire che l'Agenzia si può e si deve fare lasciando l'Isfol come ente Terzo di ricerca a valutarne l'efficienza?
  • Come si fa a pensare che un'Agenzia federale e governativa possa colmare le competenze di un ente di Ricerca (autonomo per statuto)?
  • Ma davvero pensano che centinaia di ricercatori e tecnici di Ricerca accetteranno di andare a lavorare in un'Agenzia Federale?

E in fine.. scusate MA I PRECARI DELL'ISFOL (252 PERSONE) CHE FINE FARANNO?

L'avevamo già spiegato durante una puntata di Servizio Pubblico nel 2011,
possibile si debba combattere sempre la stessa battaglia ogni due anni?




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