Giovedì 18 Ottobre ore 10,00
le lavoratrici e i lavoratori della
Ricerca in presidio al MIUR
Né
modello tedesco né americano. Dopo anni di progressiva erosione delle risorse,
specchio del totale disinteresse della politica e del mondo delle imprese nei confronti
della ricerca, siamo oggi arrivati alla condizione di quasi collasso di tutti
gli enti. I processi di accorpamento e riordino, gli ultimi con la spending
review, privi di un disegno organico e pensati con l’obiettivo esclusivo di
realizzare risparmi, hanno prodotto la cancellazione degli spazi di democrazia
e autogoverno, la paralisi di intere linee di ricerca, la perdita di competenze
con conseguente espulsione dei precari e indebolimento complessivo del sistema
ricerca.
Anziché
invertire questa tendenza il ministro propone l’ennesimo intervento in una sede
impropria come il DDL stabilità. Si tratta, peraltro, di una proposta scaturita
in modo assolutamente non trasparente e, viste le continue riscritture, dagli
esiti pericolosamente incerti.
E’ inconcepibile pensare che il sistema
della ricerca possa essere riordinato da una norma inserita in finanziaria. Il
tutto senza un confronto con le comunità scientifiche, il personale degli enti
e le organizzazioni sindacali.
E’ necessario aprire una nuova stagione
per questo settore strategico partendo da un forte investimento,
dall’assunzione dei precari e dalla mobilitazione di tutte le energie
disponibili.
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aprire un confronto vero per costruire il rilancio di
tutta la ricerca pubblica.
Le Segreterie Nazionali FLC CGIL, FIR CISL e UILRUA
Roma, 16 ottobre 2012
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