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Isaac Newton




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lunedì 8 ottobre 2012

Lo stipendio dei precari sempre più penalizzato

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Precari e sempre meno pagati. «I lavoratori a termine hanno ricevuto nel 2011 una retribuzione inferiore del 28% rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. Il divario risulta in crescita rispetto al 27,2% dell’anno precedente».
 Il direttore generale dell’Isfol, Aviana Bulgarelli, commenta l’aggiornamento dei dati del Rapporto 2012 dell’istituto.
«Il carattere peculiare dei divari retributivi tra le due forme di lavoro subordinato – spiega – è la scarsa dinamica dei salari dei tempi determinati: indipendentemente dall’età il salario medio dei lavoratori temporanei rimane sotto i 1.000 euro, mentre il livello retributivo medio dei dipendenti permanenti passa da poco più di 900 euro nella classe di età 15-24 anni ai quasi 1.500 euro nella classe 55-64 anni. Il divario retributivo risulta pertanto crescente con l’età». Sono più di una le ragioni per le quali i lavoratori a termine sono più penalizzati: non beneficiano dell’applicazione delle fasce di anzianità previste dai contratti collettivi, per esempio. E’ schiacciata la componente retributiva legata agli straordinari, e tra i precari il lavoro a tempo parziale incide in misura decisamente maggiore (25,5% a fronte del 14,9% del lavoro a tempo indeterminato), contribuendo a ridurre il salario medio. Un altro carattere distintivo tra le due forme di contratto riguarda l’età. «Più del 50% dei lavoratori temporanei ha meno di 35 anni a fronte del 24% tra gli occupati permanenti».

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