Questa sera i lavoratori dell'INRAN saranno
in DIRETTA TV nell'ambito della TRASMISSIONE
"Quinta Colonna" (Rete 4)
Lo Stato fa la spending review svuotando le tasche dei lavoratori dell’INRAN, cui da agosto non paga lo stipendio, senza alcun preavviso né successiva giustificazione ufficiale
“La nuova dieta del Mipaaf contro la crisi:
niente stipendio all’INRAN”
Questa mattina e domani pomeriggio alle ore 15:00 Presidio di protesta sotto la sede Mipaaf
Lo Stato fa la spending review
svuotando le tasche dei lavoratori dell’INRAN, cui da agosto non paga lo
stipendio, senza alcun preavviso né successiva giustificazione ufficiale.
E’ questa la paradossale
situazione dell’ente vigilato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari
e Forestali, fondamentale punto di riferimento sulla ricerca in nutrizione,
alimenti e salute, a tutela dei cittadini.
L’INRAN , dopo aver accorpato
a partire dal 2010 l’Ense (Ente Nazionale Sementi Elette) e l’INCA (Istituto
Nazionale Conserve Alimentari) , è stato nuovamente smembrato e soppresso nel
luglio scorso-
Le funzioni della parte INRAN sono state trasferite al CRA
(sempre vigilato dal MiPAAF), l’ex Ense è stato accorpato all’Ente risi mentre
l’ex INCA è stato definitivamente cancellato e i suoi dipendenti messi in
mobilità. Da allora il personale assiste inerme al triste palleggiamento di
responsabilità tra vertici vecchi e nuovi, sotto gli occhi e nel silenzio del
Ministro Catania che ha voluto e firmato il provvedimento.
Nonostante le
numerose ed inutili riunioni si posticipa regolarmente l’interpretazione di un
articolo della legge che ha deciso la sorte dell’Ente (peraltro scritto da
alcuni funzionari del MiPAAF partecipanti alle riunioni). Di fronte agli
stipendi saltati, ai contratti non onorati e alle famiglie in difficoltà ci
sono solo generiche rassicurazioni senza soluzioni specifiche, mentre i
progetti di ricerca (peraltro già finanziati) sono alla paralisi.
Questo periodo di “indefinita
incertezza” si accoppia con l’atavica mancanza di liquidità sofferta dall’INRAN
dovuti in gran parte a ritardi e mancanze da parte del Mipaaf : a fronte di un
attivo sulla carta per progetti di ricerca finanziati da pubblico e privato
(oltre 10 milioni di euro) il conto corrente dell’ente ha un passivo di cassa
di circa 8 milioni di euro.
Questa situazione ha portato
alla graduale diminuzione della possibilità di utilizzare i finanziamenti
ricevuti, fino al blocco totale dell’attività di ricerca e quindi al mancato
pagamento dei compensi del personale a contratto e di ruolo.
Il personale ex INRAN chiede:
• l’immediato pagamento degli stipendi del
personale di ruolo e del personale a contratto
• la formulazione dei decreti attuativi del dl
95/2012, che
permetteranno il passaggio
ufficiale al CRA, la definizione delle competenze e la regolarizzazione delle
funzioni amministrative
• il ripristino dell’accesso ai finanziamenti
ricevuti per garantire la continuità e l’efficienza dell’attività di ricerca
Per questo il personale INRAN
manifesterà in presidio sotto la sede del Mipaaf martedì pomeriggio 18
settembre.
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