Roma,
9 luglio 2012
UN GOVERNO DI PINOCCHI:
BUGIE E INDIFFERENZA PER GLI EPR
SONO IL MARCHIO DI FABBRICA DEI POTENTI
DI TURNO
Il Decreto
Spending Review sta mietendo vittime in perfetta continuità con il precedente Governo, anzi a mani più libere che mai.
Soppressioni, accorpamenti,
riduzioni dei finanziamenti,
tagli agli organici e messa in mobilità: questo il regalo d’estate che,
dice Monti “non è una manovra”:
figuriamoci se lo fosse stata!!!
E veniamo alle pinocchiate!
La Fornero tra le lacrime ci racconta di riforme ineluttabili, e produce esodati che si rivelano pericolosamente molto più
numerosi del previsto. Nel suo caso il dubbio è tra bugia e incompetenza. Chi ha ragione, lei o l’INPS?
Ha tanto urlato
sui dipendenti pubblici uguali a quelli privati che ora si creano nuovi esodati pubblici per pagare
i vecchi esodati privati.
Profumo: abbiamo
fatto molta fatica per riuscire a parlarci.
Poi di sua volontà ha proposto una serie di tavoli tecnici per affrontare le tematiche
di Università, Ricerca ed AFAM, riempiendosi la bocca e cercando di convincere
noi dell’importanza che questi settori hanno nel recuperare
risorse dal programma
“HORIZON 2020”. Salvo poi consentire un
taglio di 230 ml dall’università – al momento
scongiurato ma non è detta l’ultima parola….
E salvo consentire un accorpamento quanto mai irrazionale degli enti di ricerca vigilati MIUR (OGS, INAF, INGV…), senza nè capo né coda, che “tutti dicono”
essere al momento sventato nel decreto ma che “tutti dicono” rientrerà nei provvedimenti
prossimi del Governo; resta fermo il taglio certo dei finanziamenti
agli enti. Il taglio,
già previsto dal decreto, in alcuni casi comporterà la “soppressione di fatto” degli enti stessi: altro che tavoli tecnici e coordinamento della
ricerca pubblica!
Il Governo dei professori – finora - tiene sull’Università che è salva, ma smantella
il comparto degli EPR, che restano
nella bufera. In questo caso bugie o
camaleontismo?
Patroni Griffi: ha recentemente
firmato
un accordo considerato
storico perché per la prima volta siglato
insieme anche a regioni, province e
comuni, accordo improvvisamente
dimenticato. Anzi nel decreto
spending review compaiono addirittura norme
contrarie a quel testo - come l’introduzione della pagella
individuale per
i dipendenti pubblici
- dopo che il Ministro
aveva sostenuto che l’interesse del cittadino
era casomai quello di conoscere
la perfomance delle amministrazioni, e non dei singoli
dipendenti.
Ancora va promettendo che non ci saranno licenziamenti, ma il suo operato
non offre nessuna
garanzia. In questo caso bugie, malafede o una svendita del Pubblico
Impiego ai ricatti degli equilibri politici?
Particolare menzione merita Grilli,
che dal MEF fa il bello ed il cattivo tempo.
Nell’incontro col Governo
le parti sociali avevano chiesto di non toccare gli Enti di Ricerca;
Grilli
ha dichiarato che il Governo non aveva
nessuna intenzione di fare tagli “anzi intendeva rafforzare gli EPR”.
I 30 ml di tagli previsti
per il 2012 e gli 80
per il 2013
infatti non sono tagli:
operano un vero e proprio massacro!!
Bugie o bugie?
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